Preparando una (baby) giornata sulle piste

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Un tema ricorrente in casa è: da che età si può andare a vedere una gara?

Il tema prevede più elementi: concentrazione del bambino, rumore dei motori, stanchezza a fine giornata, rapporto prezzo-passione, … Il tentativo è non rendere quella che dovrebbe essere una bella giornata a seguire la propria passione un momento stressante, né per i genitori né per il/i bambino/i.

Ecco quindi la nostra prova: ACI Racing week end a Monza.

Il nostro team: mamma e papà, Arturo Kimi (5 anni) e Enrico Mika (2 mesi).

Punto primo: Monza. Monza è vicino a casa, questo è un beneficio unico. Monza si trova in un parco bellissimo, qualsiasi evoluzione della giornata può essere gestita con una corsa tra gli alberi e una scivolata. Monza è il tempio delle velocità, ti basta guardare la vecchia parabolica e – a qualsiasi età – ti innamori. E’ sempre una delusione scoprire che non si usa più, però prima o poi lo devi scoprire. Meglio scoprilo a cinque anni che non ti illudi.

Punto secondo: rapporto prezzo – passione. I bambini non conoscono il valore dei soldi, se devono impazzire lo fanno anche se hai speso 90 euro a testa. Meglio fare un test con una giornata gratuita. Se dovrai fuggire in preda alla disperazione avrai un motivo in meno per disperarti.

Punto terzo: una giornata intera di gare. Se hai una sola possibilità di goderti una gara, potresti perderla. Se ci sono 8 gare hai buone possibilità di vederne una.

Punto quarto: accessibilità del paddock. I piloti delle formule “minori” sono più accessibili, le macchine sono parcheggiate in mezzo alla strada e puoi vedere i box da vicino. I bambini hanno bisogno di toccare con mano. Poter scorrazzare nel paddock è un’occasione unica.

Punto quinto: il pubblico. Ogni grande evento prevede caos all’ingresso, al cibo, al controllo biglietti, al bagno, … I bambini odiano le code (gli adulti se ne fanno una ragione, anche se continuano ad odiarle). Le presenze ridotte a questo evento, rispetto a un GP di Formula 1, permettono di fare tutto ciò che si vuole agevolmente, senza lunghe attesa e relative lamentele.

Quindi pronti con lo zaino ricordandosi di portare tutto ciò che serve per: coprirsi (corpo e orecchie), mangiare, bere e giocare.

Senza dimenticarsi il tifo. Per semplicità scegliamo di tifare sempre le macchine e i piloti rossi. E’ importante non uscire mai di casa senza sapere chi tifare!

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