Vettel o Leclerc: è questione di divani

Ognuno sceglie il divano che si addice di più al suo stile di vita. E’ importante che il divano sia comodo e – soprattutto – che sia adeguato alle attività che ci si svolgono. E al numero di persone che ci si siedono.

Così ci immaginiamo la diversità tra Vettel e Leclerc. Con due divani completamente diversi. Immaginiamoceli per una volta al nostro posto (e non noi al loro, come facciamo ogni domenica quando vinceremmo il Gp a occhi chiusi), seduti sul loro divano a guardare il Gp alla domenica. Ecco, dovendoceli immaginare così, noi non potremmo fare altro che sentirci Vettel. Un divano largo, comodo e sempre pieno di briciole e giocattoli. E su questo divano lo spazio sembra ridursi sempre di più, con un bimbo che salta e l’altro che piange, poi salta il secondo e piange il primo. E così i Gp diventano un incastro tra parco giochi e feste di compleanno. E i risultati di Sorpassi dal Divano si pubblicano più tardi: “Li hai già caricati?” “Un secondo solo, finisco di contare quanti pannolini devo comprare per avere i punti per le tazze di Harry Potter”.

E così, i giri dietro safety car diventano i momenti perfetti per cambiare il pannolino o per recuperare quel gioco riposto troppo in alto. Mentre i pit stop sono i momenti di sospensione, “non piangere tesoro che sta entrando Seb”. E gli inni sul podio sono i momenti in cui si canta tutti insieme, ed ecco perché siamo grati alle vittorie Ferrari che almeno sappiamo cantare la canzone sul podio.

E’ così, guardando il divano sovraffollato che pensiamo “da quando è nato il piccolo, la Ferrari le ha vinte tutte”. Immaginatevi Vettel, a casa con moglie e pargoli, a fare il conto dei trofei sul divano affollato. Ecco, questa è l’immagine del divano che ci è familiare.

Immaginiamoci invece Leclerc, sul suo divano stiloso e sempre pulito. Che di persone ne accoglie due e che è comodo per ben altre attività. E anche lui fa simpatia. Fa ripensare ai tempi andati, quando la domenica pomeriggio il Gp si guardava abbracciati e silenziosi.

Eccoli lì, i due divani, talmente diversi da rappresentare due mondi. A guardarli un’immensità di tifosi, pronti a dividersi tra quale sia il più bello. Noi li guardiamo e ci troviamo un po’ di qua e un po’ di là, familiari con entrambi i divani.

E, anche se il nostro divano è ampio e ci tocca spiegare il DRS meglio di Vanzini, non sceglieremo quale divano ci piace di più. Ci teniamo stretti il nostro e, per quanto riguarda quelli di Leclerc e Vettel, vogliamo solo che siano rossi.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *